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Mohamed Ghonim: «Ovunque vada cerco di costruire perché credo nell’umano»

Mohamed Ghonim: «Ovunque vada cerco di costruire perché credo nell’umano»
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Mohamed Ghonim: “Un Ponte tra Oriente e Occidente

Mohamed Ghonim, nato nel 1958 a El-Menoufia, in Egitto, è un poeta, drammaturgo e intellettuale che ha scelto l’Italia come sua nuova patria circa trent’anni fa. La sua scelta di trasferirsi nel Paese del Mediterraneo è stata spinta dall’amore per la cultura italiana e dalla convinzione che le tradizioni arabe e occidentali possano arricchirsi reciprocamente.

Ghonim ha iniziato il suo percorso letterario in Egitto, sviluppando una visione cosmopolita che ha sempre mescolato identità personali e culturali. La sua passione per la lingua e letteratura italiana è nata grazie alla formazione familiare e al desiderio di esplorare le grandi opere universali, dai classici italiani come Dante e Boccaccio, fino ai poeti arabi come Adonis e Ahmed Shawqi.

Oltre alla scrittura, Ghonim ha un forte legame con il teatro, che considera un “ponte” tra se stesso e il pubblico. In Italia, ha continuato la sua attività teatrale con laboratori con giovani, pur concentrandosi maggiormente sulla scrittura. Le sue opere spaziano dalla poesia ai racconti, affrontando temi come la convivenza tra culture e la lotta contro il razzismo. Nel 1997, infatti, fu invitato a partecipare all’anno europeo contro il razzismo con una serie di poesie che promuovono l’inclusività.

Ghonim è anche direttore di “News of World“, un giornale che offre notizie internazionali con un focus sull’arte, la cultura e i diritti umani. Il giornale, che pubblica anche contenuti in arabo, traduce le sue opere in diverse lingue, mirando a creare ponti culturali tra il mondo arabo e l’Occidente.

Uno dei suoi progetti più ambiziosi è la “Alleanza globale della cultura”, un’iniziativa che promuove il dialogo interculturale, la diffusione delle conoscenze e la collaborazione internazionale. Ghonim vede la cultura come un linguaggio universale capace di superare le barriere geografiche e ideologiche, e il suo progetto intende offrire uno spazio di confronto e innovazione aperto a tutti.

Nel rispondere alla domanda se si senta italiano, Ghonim si definisce cittadino del mondo, convinto che la convivenza pacifica si basi sul rispetto reciproco e sulla volontà di conoscersi. Per lui, la parola è lo strumento più potente per costruire un mondo migliore, dove l’amore e la giustizia prevalgono su odio e divisioni.

Uno dei temi ricorrenti nelle sue poesie è l’appello alla pace e all’unità. In un brano tratto dalla sua raccolta “Colombe raggomitolate“, Ghonim scrive:

L’invito

L’anima s’accosterà all’anima,
Se la nostra terra è unica?
La razza si dissolverà nella razza,
Se la carnagione è unica
E il sangue che fluisce è scarlatto?
Chiedo, chiedo soltanto.
Che senso ha uccidere, discriminare,
Quale sapore ha l’odio?
V’invito a togliere le spine dall’anima,
Annullate le frontiere.
Oltrepassiamo la guerra!
Dividiamo il pane…
V’invito a costruire una casa;
Tessiamo una tela.
Prendiamoci per mano
E abbatteremo tutti i muri.
Eliminiamo l’invidia:
Rsti sulla terra
Nient’altro che l’amore.

Attraverso la sua scrittura e il suo impegno culturale, Mohamed Ghonim continua a promuovere una visione di pace, solidarietà e scambio reciproco tra culture diverse. La sua opera invita a riflettere sull’importanza di superare le divisioni e costruire un mondo unito attraverso la conoscenza e l’amore.

ghonim

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